Today – and today only – by visiting the 2nd floor at n. 25 of via Dante in Palermo, one had the opportunity to physically enter one of the most exquisitely decadent artistic imaginaries of our time, that of Manfredi Beninati. As in Huysmans’ À Rebours, the dream of reality replaces reality itself in a sort of hallucination in which we are made aware of the mental experiences of a Beninati-Des Esseintes. Referring to it simply as an “installation” would be misleading: it was one of the most gratifying aesthetic experiences in recent times.
(Giusi Diana, 27 July 2018)

Solo oggi recandosi al civico n. 25 di via Dante a Palermo si aveva la possibilita’ di entrare fisicamente in uno degli immaginari artistici piu’ squisitamente decadenti del nostro tempo, quello di Manfredi Beninati. Come in À Rebours di Huysmans, il sogno della realta’ sostituisce la realta’ stessa in una sorta di allucinazione in cui siamo messi a parte delle esperienze mentali di un Beninati-Des Esseintes. Chiamarla semplicemente “installazione” porterebbe fuoristrada: una delle esperienze estetiche più gratificanti fatte negli ultimi tempi.
(Giusi Diana, 27 luglio 2018)

L’epos (Palermo, 27 July 2018). Imagine entering the unconscious of a person you will never know.
(Vito Chiaramonte, 28 Luglio 2018)

L’epos (Palermo, 27 luglio 2018). Immaginate di accomodarvi nell’inconscio di una persona che non conoscerete mai.
(Vito Chiaramonte, 28 Luglio 2018)

Questo appartamento, che ha funto da set del film “L’Epos”, prima di essere restituito alla sua funzione naturale di abitazione, ospita per il solo giorno di oggi un progetto che ai più risulterà privo di significato, essendo stato concepito come pilota di una serie di installazioni che continua a Milano a fine settembre c.a..
Tutto ha inizio con una telefonata…
Pa – 27/07/18
Manfredi Beninati